È argento il nome dell'Arca

È argento il nome dell'Arca

Profezia è storia/23 - La stessa parola biblica dice la «cassa» e lo scrigno-segno dell'Alleanza

di Luigino Bruni

pubblicato su Avvenire il 10/11/2019

Rabbi Schmelke disse: "Il povero dà al ricco più che il ricco non dia al povero. E più che il povero del ricco, è il ricco che ha bisogno del povero"

Martin Buber, Storie e leggende chassidiche.

Il dono non si oppone al contratto, e il denaro investito, guadagnato e speso onestamente non è meno nobile delle offerte per il tempio. Solo insieme i doni e contratti ci possono salvare.

La fiducia nell’onestà delle gente che ci circonda è una risorsa essenziale di ogni economia e società. Quando l’ipotesi di onestà degli altri – che i giuristi chiamano buona fede – ispira i nostri rapporti, l’economia migliora insieme al nostro benessere. Senza questa premessa di onestà sono la diffidenza e il pessimismo antropologico a infestare i nostri luoghi di lavoro e di vita. Nessun management può essere sussidiario – affidare cioè la responsabilità delle scelte a chi si trova più vicino al lavoro da svolgere – se non siamo capaci di pensare bene degli altri fino a evidente (e reiterata) prova contraria. La benevolenza, pensare bene degli altri, è la radice della fiducia. Valorizza i lavoratori, li fa sentire stimati, rafforza la fiducia nelle organizzazioni e quindi migliora l’efficacia e l’efficienza della gestione. 

Continua la lettura su Avvenire.

Solo per Edc-online una video sintesi di Luigino Bruni dell'articolo:

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