Il filosofo americano Michael Sandel ha sostenuto che l’ideale meritocratico è diventato una potente giustificazione della crescente disuguaglianza tra perdenti e vincenti della società di mercato.
Perché? Qual è il valore del merito? E quale il suo lato oscuro? Se il merito scaturisce, almeno in parte, da talenti naturali e circostanze familiari, si può sostenere che esso è un dono? Quale responsabilità deriva da questo dono? E qual è il modo migliore di far fruttificare i talenti ricevuti?
Antonio Magliulo e Carlo De Matteo dell'Associazione Newman ne hanno parlato con Luigino Bruni, professore ordinario di economia politica presso l’Università LUMSA di Roma e autore di importanti saggi e libri alcuni dei quali dedicati al tema della meritocrazia.