Come il capitalismo è nato dal cristianesimo e come lo ha tradito
Luigino Bruni
Vita e Pensiero,
Collana Pagine prime
Milano, marzo 2021
ISBN: 9788834344019
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C’è un’importante tradizione di pensiero che ha letto il capitalismo come figlio del cristianesimo europeo e occidentale. Ma sebbene prima Marx e poi Benjamin avessero avanzato dubbi profondi sulla natura cristiana del capitalismo, il mito dello ‘spirito’ cristiano del capitalismo ha retto per tutto il XX secolo. Eppure, quella tesi era in origine e resta ancora controversa e debole, in particolare se andiamo a interrogarla a monte (primi secoli cristiani) e non a valle (modernità), quando l’Europa ha formulato le sue prime promesse in rapporto all’economia. In realtà la nascita del capitalismo è stato un allontanamento dallo spirito evangelico, un abbandono della sua principale eredità: la gratuità. L’arte della gratuità non è entrata tra le competenze sviluppate dalla cultura capitalistica, che avendone intuita la natura sovversiva l’ha sostituita con la filantropia.
Luigino Bruni è professore ordinario di Economia politica presso l’Università Lumsa di Roma. Coordinatore del progetto Economia di Comunione del Movimento dei Focolari, scrive su diverse testate giornalistiche, tra cui «Avvenire». Presso Vita e Pensiero ha pubblicato: La leggerezza del ferro (con A. Smerilli, 2010), Fondati sul lavoro (2014), La foresta e l’albero (2016), La pubblica felicità (2018) e Il capitalismo e il sacro (2019).